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Impresa Lavagno: "Ora non mi voglio fermare"

Arriva il primo quarto di finale in carriera a livello Challenger per il 24enne torinese Edoardo Lavagno. “Una sensazione incredibile – dice – perché questo risultato arriva a Torino, davanti ai miei amici e ai soci del circolo che vengono per supportarmi e poi in un torneo così importante"

17 maggio 2023

Arriva il primo quarto di finale in carriera a livello Challenger per il 24enne torinese Edoardo Lavagno. Proprio a casa sua, proprio nel torneo più importante giocato fino ad oggi. “Una sensazione incredibile – dice – perché questo risultato arriva a Torino, davanti ai miei amici e ai soci del circolo che vengono per supportarmi e poi in un torneo così importante. Sono molto orgoglioso e felice”. Fra gli ultimi otto giocatori impegnati nel Piemonte Open Intesa Sanpaolo, evento premium della neonata categoria ATP Challenger 175, Edoardo è quello che non t’aspetti. Mancino, numero 357 del ranking Atp, entrato con una wild card, ha battuto nettamente il connazionale Salvatore Caruso (286 Atp) in un match che avrebbe potuto anche complicarsi. 

Avanti 6-4 e 4-1, è arrivata infatti la pioggia e il piemontese ha dovuto attendere tre ore negli spogliatoi prima di tornare in campo: “Le condizioni durante il match erano difficili. Pioveva tanto e gli appoggi non erano facili. Ero molto teso al via, poi piano piano sono riuscito a tranquillizzarmi. Durante lo stop ho continuato a pensare al mio vantaggio e che quello sotto pressione era il mio avversario. Ho parlato con il mio allenatore (Laurent Bondaz, con cui si allena al Ronchiverdi, ndr) e insieme abbiamo cercato di smorzare un po’ la tensione parlando d’altro. Quando poi mi hanno detto che eravamo vicini alla ripresa del gioco, mi sono scaldato molto bene perché volevo prendere subito l’iniziativa e chiudere in fretta il match”. Così è stato: alla fine il punteggio è stato 6-4 6-1.

In mezzo alla pioggia, spuntano i big

Un risultato che significa best ranking (con questo successo Edoardo è già sicuro di entrare nei primi 300 Atp) e il più alto montepremi conquistato in carriera: “Vero, ma al momento non ci penso perché il mio torneo non è finito, c’è un altro match da giocare e non è detto che sia l’ultimo. E poi – continua il torinese che, prima di entrare in campo, ascolta ‘My way’ di Frank Sinatra perché era la canzone preferita del nonno a cui era molto affezionato – con questa nuova classifica riuscirò a giocare sempre più challenger. E devo dire che questa dimensione mi piace parecchio e mi ci trovo molto bene. È un tennis diverso rispetto a quello degli Itf e ogni partita, già da subito, è fondamentale. Quello che conta ora è crederci e alzare l’asticella”.

Ad attenderlo, nei quarti di finale, c’è il 29enne mancino tedesco Dominik Koepfer, che lo precede di oltre 200 posti nel ranking Atp: un altro match da giocare contro pronostico. Genitori appassionatissimi di tennis (soprattutto la mamma), di carattere tranquillo, fidanzato con Carola, Edoardo ama passare il tempo libero con la playstation. Cresciuto nel mito di Rafa Nadal, i tanti infortuni gli hanno impedito una carriera juniores significativa. Da qualche anno gira tanto per i tornei Itf, in cui ha ottenuto 5 titoli, due a Shymker nel 2021, a Punta Cana e Marrakech lo scorso anno e ad Antalya in questa stagione. La speranza è che, dalla sua Torino, Lavagno prenda la rincorsa per arrivare al tennis che conta. Le qualità ci sono, ora servono i risultati.

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