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Arnaboldi: "Roma uno stimolo, obiettivo Slam"

"Contro Quinn - spiega il canturino - è stata una partita dura, lui è molto bravo e mi ha messo in difficoltà nel secondo set. Poi potevo chiudere prima nel terzo parziale, ma non posso recriminare tanto, ho comunque reagito e giocato bene”

13 maggio 2025

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Il momento positivo di Federico Arnaboldi continua anche al Piemonte Open Intesa Sanpaolo. Il numero 194 del mondo, 24 anni, ha battuto in tre set l’americano Ethan Quinn, classe 2004 e n.114 in classifica, un 2-6 6-2 7-5 arrivato dopo una bella partita, conquistata di forza dal comasco: “Sono felice, è iniziata la stagione sulla terra che è la mia superficie preferita, e sono contento – dice Arnaboldi -. Sono venuto a Torino con tanta voglia di far bene dopo aver giocato un buon torneo a Roma. Contro Quinn è stata una partita dura, lui è molto bravo e mi ha messo in difficoltà nel secondo set. Poi potevo chiudere prima nel terzo parziale, ma non posso recriminare tanto, ho comunque reagito e giocato bene”. 

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Arnaboldi - a parte la parentesi degli Internazionali BNL d'Italia - è reduce da tre quarti di finale consecutivi (Challenger di Roma, Monza e Napoli): “Sto vivendo un momento positivo, al Foro me la sono goduta e penso di aver giocato una buona partita contro Monteiro – dice Arnaboldi -. Era il mio primo Masters 1000, questo mi ha dato molta voglia di proseguire su questa strada. Giocare agli Internazionali è stato davvero stupendo, peccato perché avevo una buona occasione per entrare nel tabellone principale”.

Nel 2025 Arnaboldi ha giocato anche il suo primo Slam, l’Australian Open, ed ora è pronto a riprendere la strada dei quattro Major con il Roland Garros: “A Melbourne non ho vissuto l’esperienza nel migliore dei modi, ero troppo impaurito – ricorda Federico –. Per Parigi mi sento più pronto per affrontare alcune situazioni, vado in un momento diverso della mia carriera, e se metto in campo il livello che sto tenendo per ora posso fare grandi cose anche in un torneo importante come uno Slam”.
Federico ha poi parlato anche del rapporto col cugino Andrea, ex tennista e ora suo allenatore. Tra i due un rapporto forte, fortissimo, che sta dando anche dei buonissimi risultati: “Ci siamo buttati entrambi in questa avventura e sta funzionando benissimo – dice Federico –. Abbiamo degli obiettivi molto importanti e stiamo crescendo. Quando all’inizio con lui giocavo i Futures mi diceva sempre “Fede, non voglio girare ancora a lungo questi tornei”, e lo diceva per ridere ma era un modo anche per spronarmi. Siamo più che cugini, tra di noi c’è sempre stato un rapporto di fratellanza che continua anche oggi”. 

Per Arnaboldi è la prima volta a Torino, e ne apprezza ogni singolo minuto: “E’ un torneo organizzatissimo, la bellezza del Circolo della Stampa Sporting parla da sola – dice Federico –. Mi sto trovando molto bene e il centrale soprattutto è bello e anche scenografico”. Secondo turno, Bublik o Gigante? “Due giocatori molto ostici – conclude il tennista azzurro –. Bublik lo conosciamo tutti, Gigante sta facendo cose ottime, ha anche vinto il Challenger di Roma. Vedrò qualche punto e poi mi rilasserò”. 
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