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Carboni, Torino è un sogno: "Imparo da Sinner e cerco di crescere"

Il sardo, 19 anni, è al secondo turno delle qualificazioni del Piemonte Open Intesa Sanpaolo: "Sta andando molto bene questo 2025 - spiega nel dopo partita - dal mio primo titolo Itf ai Challenger, grazie alla FITP che mi dà l'opportunità di essere presenti in questi appuntamenti"

12 maggio 2025

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Lorenzo Carboni è tra i prossimi potenziali protagonisti del nostro tennis, un Next Gen da tenere d'occhio. A Torino, nel Challenger 175 Piemonte Open Intesa Sanpaolo, il 19enne sardo (615 Atp) ha centrato un successo importante non solamente per la qualità del torneo, ma anche per il valore dell'avversario. Il tedesco Patrick Zahraj non sarà un fenomeno ma è pur sempre numero 274 Atp, e batterlo in rimonta non era un'impresa banale.

"Sta andando molto bene questo 2025 - spiega Carboni nel dopo partita - dal mio primo titolo Itf ai Challenger, grazie alla FITP che mi dà l'opportunità di essere presenti in questi appuntamenti. A Roma ho giocato due buonissime partite, peccato per la sconfitta con Maestrelli ma è sempre un'esperienza che mi aiuterà nel futuro".

Lorenzo è l'ennesimo prodotto del Piatti Tennis Center, luogo di crescita di tante promesse che si sono poi affermate nel circuito maggiore.

"Riccardo - spiega Carboni parlando di Piatti - continua a dirmi che è contento di come sto lavorando: lui sta spingendo per farmi giocare i Challenger, dunque continuiamo in questa direzione. Devo solo essere contento di poter crescere a Bordighera, perché Piatti è un coach di qualità eccezionale: mi fido di tutto ciò che dice e come me fanno lo stesso tutti i ragazzi del team".

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Tornando a Torino, il primo turno delle qualificazioni nascondeva parecchie insidie. "Era una partita difficile perché il mio avversario serviva bene ed era difficile fargli il break, almeno all'inizio. Nel primo set ho avuto un po' di sfortuna, poi lui nel secondo parziale è un po' calato e ne ho approfittato. Io sbagliavo meno e ho cominciato a servire bene, dunque ho concluso al meglio".

Non è ancora abituato a questo livello, Carboni, ma piano piano si sta integrando. "Torino è un grande torneo, ce ne sono pochi di questa caratura nel circuito Challenger. Vorrei continuare così e giocare come al primo turno, vedremo".

Lorenzo vive gli stessi sogni di tanti suoi coetanei, tanti ragazzi giovani che oggi si spronano a vicenda per arrivare in alto. "Ognuno di noi spinge per superare l'altro, questo ci motiva a lavorare ancora di più. Un'ottima cosa per il tennis italiano. Sinner? Sicuramente averlo visto da vicino, aver visto la sua serietà, mi ha fatto capire che lui era un giocatore diverso da tutti gli altri. Adesso infatti è di un altro pianeta. Lo prendo un po' come esempio, per la sua attitudine al lavoro. Io cerco di imitarlo e rubare qualche dettaglio del periodo in cui lo seguivo da pochi metri".

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